La Fiorentina ormai ha finito la sua stagione ed è ormai evidente una cosa: la squadra non sa vincere. Il problema del goal di inizio stagione è stato risolto in maniera tardiva con l’arrivo di Muriel, giocatore eccezionale, ma rimane l’evidente difficoltà della squadra di portare a casa i tre punti.
Su 30 partite di Serie A la Fiorentina ha collezionato ben 15 pareggi, al primo posto in questa speciale classifica seguita dal Torino con 12 segni X.
Il dato positivo dei viola è che perdono poco, 7 sconfitte, Atalanta e Lazio che hanno 48 punti, ben 9 in più della Fiorentina, hanno subito 9 sconfitte.
Questo conferma che da quando ci sono i tre punti è importante vincere.
Quindi se da una parta la buona notizia è che la squadra perde poco, il problema è che ha fatto solo 8 vittorie, mentre nelle prime in classifica si va dal Torino che ne ha 12 fino alla Juventus che ne ha 26; se vogliamo considerare le squadre alla portata dell’attuale Fiorentina come Atalanta e Lazio vediamo che hanno 14 vittorie.
Il gap è elevato; 8 contro 14, sono ben 6 vittorie su 30 partite che mancano.
A questo punto le variabili su cui giocare sono il tecnico e la rosa; forse vanno cambiati entrambi, oppure forse va tenuto Pioli, ma di sicuro servono giocatori più importanti.
Muriel è l’esempio lampante; è chiaro ed evidente che è superiore alla media della squadra.
Non ci resta che sperare di vedere qualche nuova vittoria viola per evitare di essere risucchiati dalla parte destra della classifica; sarebbe veramente uno scempio.
Peccato comunque, all’inizio stagione la squadra aveva dimostrato di poter fare bene, ma poi le troppe responsabilità date a Chiesa che è forte, ma non è un goleador (almeno non in questo momento) e un Simeone sottotono, hanno evidenziato quel problema di andare in rete, e quindi di vincere, che già avevamo visto durante la preparazione estiva.
La parola adesso deve passare alla società, deve trovare una soluzione, perché vedere una Fiorentina al decimo posto è triste. Molto triste.
Le chiavi di svolta sono tre: lo stadio, il settore giovanile e il gioco.
Se prendiamo come riferimento l’Atalanta possiamo vedere che pur senza stadio sta facendo bene, ma ha una rosa molto interessante ricca di giovani talenti e giocatori più anziani rivalutati da un gran bel gioco di Gasperini.
Il mio sogno è Sarri, ma è troppo lontano.
Si parla di Di Francesco, non credo possa arrivare per lo stesso motivo di Sarri, prende tanti soldi e ormai è tarato troppo verso l’alto; inoltre l’ex allenatore della Roma ha deluso molto nella capitale.
Vediamo come andrà, in ogni caso l’importante è stare sereni, alla fine il calcio è un gioco e tale deve rimanere, senza contestazioni inutili e violente.