Fiorentina – Roma 1-1: serve l’esperienza dei vincenti

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Fiorentina – Roma finisce con un pareggio che ha il sapore amaro dell’ennesima occasione mancata. Nel primo tempo c’è un forte equilibrio, la Roma spreca una grossa occasione con Dzeko che tira alto da pochi metri dalla porta, poi è Simeone a trovare il rigore approfittando di un clamoroso errore della difesa giallorossa. Svisceriamo subito questo punto: il rigore c’era, in termini di regolamento è al 100% fallo visto che prima con le mani, e successivamente in maniera molto più evidente dopo con la testa, Olsen tocca l’attaccante argentino. Come minimo si deve parlare di danno procurato, quindi è rigore tutta la vita. Qui apro un mio parere personale però: cambierei il regolamento, Simeone quel pallone lo aveva perso, se lo era allungato e stava uscendo, non sarebbe mai riuscito a segnare o a prendere la palla. Quindi bisogna differenziare tra regolamento e logica: se il rigore deve essere fatto per punire un gesto antisportivo come è per l’appunto un fallo, non può penalizzare una situazione in cui un giocatore di fatto aveva ormai perso il pallone. Si potrebbe obiettare che il pallone è stato perso proprio perché il portiere lo ha ostacolato, ma non credo, il tocco di Simeone è parso sbagliato. Rimane il fatto che le polemiche giallorosse sono inutili, con tutti i VAR del mondo quello è rigore. Sacrosanto.
L’1-0 quindi di Veretout che ci sta tutto.
Andiamo avanti.
Nella seconda frazione di gioco è la Fiorentina a prendere in mano la partita, la Roma si trova sempre la strada bloccata e deve stare attenta agli attacchi viola. In particolare è Chiesa che partendo da sinistra salta in due azioni in copia Under, giocatore inesistente e incapace di difendere, e si ritrova in una occasione davanti ad Olsen ed invece di tirare sceglie un passaggio laterale un po’ maldestro, un po’ a sorpresa, tanto sta che è la più grande azione da goal di tutta la partita, quella che avrebbe portato al 2-0 e avrebbe chiuso il match. Purtroppo però il match rimane sull’1-0 e a quel punto arriva quello che reputo l’errore di Pioli: toglie Simeone.
Se è vero che il giocatore argentino da un punto di vista offensivo non ha mai tirato in porta, è anche vero che era stato lui a procurare il rigore ed era quello che stava aiutando la squadra a salire nel momento in cui la Roma ormai aveva messo l’opzione “Tutti in attacco”.
Al posto di Simeone entra Pjaca, ma siamo ancora al 75′ più recupero, e in quei 20 minuti la Fiorentina va in sofferenza. Manca una punta di ruolo, Pioli mette Chiesa centrale che può essere una bella idea per il futuro, ma non una sperimentazione da fare contro una delle squadre che hanno speso più soldi sul mercato in Serie A. La squadra arretra il baricentro di circa 20 metri e non per scelta, per costrizione, così arrivano due occasioni giallorosse e in una delle quali Florenzi sfrutta un’uscita di Lafont troppo plastica e poco efficace e mette in rete.
1-1. Firenze delusa. Questa partita era da vincere, meritavamo la vittoria.
A Pioli e alla squadra vanno fatto i complimenti per aver domato e dominato la Roma, soprattutto nel secondo tempo, va riconosciuto al tecnico viola che ha mantenuto sempre tre giocatori offensivi per provare sempre a vincerla e a fare il 2-0, ma togliere Simeone per Pjaca è stato un errore evidente.
Si tratta di un’altra occasione mancata e purtroppo questo è il calcio; questa è la differenza tra una grande squadra come la Juventus e la Fiorentina: l’esperienza del vincente.
Fare bene per 75′ e poi commettere questi errori è qualcosa che bisogna evitare di fare, se vogliamo in futuro vincere il terzo scudetto dobbiamo iniziare a costruire da ora una Fiorentina vincente.
Pioli deve riconoscere il suo errore, deve essere lui il primo ad accorgersene.
Per gli individuali mi sono piaciuti tutti, c’erano alcuni giocatori un po’ in ombra come Benassi e Gerson, ma nulla di grave. Lafont invece deve maturare ancora molto, deve imparare a bloccare il pallone o quantomeno a buttarlo verso l’esterno, troppe volte ha respinto al centro e purtroppo in un caso ci è costato il pareggio di Florenzi.
La squadra è comunque bella, solida, divertente. Basta continuare a farli giocare insieme e far crescere questo gruppo.
Chiudo dicendo che anche se quando è entrato è arrivato il goal della Roma, Pjaca mi è sembrato molto più in forma, scattante e più asciutto fisicamente. Se fino ad oggi il giocatore croato era un uomo in meno, chissà se dalle prossime partite potrà essere finalmente un innesto importante. Per il momento comunque lo farei ancora partire dalla panchina, Mirallas, che pur non ha brillato particolarmente ieri, è una maggiore garanzia.
In ultimo ormai a Firenze si sa che Simeone non è Batistuta e non è Toni, se vogliamo creare un ciclo vincente, se vogliamo tornare intanto in Europa League, poi in Champions League e se si vuole vincere lo scudetto, sarà necessario nel prossimo futuro trovare un goleador più prolifico. In questa Fiorentina di Pioli ci starebbe a meraviglia ad esempio un giocatore come Dzeko, capace di fare lo stesso lavoro di fatica di Simeone, ma anche capace di fare goal e assist.
Un passo alla volta, andiamo avanti.
La cosa positiva è che questo nuovo ciclo inizia ad ingranare, dopotutto abbiamo giocato meglio di una di quelle che era data favorita per il secondo posto insieme al Napoli. Vedendo quanto è stata scarsa la Roma, ma soprattutto vedendo quanto è stata più brava la Fiorentina, possiamo intanto puntare nel breve termine a rimpiazzare i giallorossi tra le favorite per il podio dei prossimi anni.

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Giulio Giorgetti

Tifoso della Fiorentina, sportivo. Molti mi conoscono come uno dei massimi esperti al mondo di scommesse sportive, ma sono qui su questo sito per parlare solo della viola.

3 commenti

Rispondi a Giulio GiorgettiAnnulla risposta

  • Malgrado il risultato mi sta piacendo questa Fiorentina. Avanti così, un passo alla volta per tornare ad essere una delle grandi del calcio italiano.

  • Ottima analisi Giulio, rimane il rammarico per esserci fatti raggiungere e per aver buttato via in quella maniera il 2-0 . Su quello do più colpa a Simeone che ha Chiesa perché secondo me una punta dovrebbe avere quell’ istinto di andarci su quel pallone. Invece Simeone nelle ultime uscite mi sembra abbia anche perso un po’ di quel coraggio che lo faceva essere sempre su tutti i palloni e che lo faceva essere una spina nel fianco per Le difese. Probabilmente sta sentendo il peso della mancanza di gol. Sempre forza viola!

  • Grazie giulo per l’analisi, con i giovani ci vuole tempo e certi alti e bassi (leggi errori individuali) sono da mettere in conto

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